CINEFORUM OROBICO. 19 DICEMBRE

CINEBLOODYSUNDAY

Derry, Irlanda del Nord, 30 gennaio 1972. Il governo inglese ha imposto forti restrizioni alle libertà individuali e, di conseguenza, la Northern Ireland Civil Rights Association ha organizzato una marcia pacifica di protesta. Il Generale Ford ha predisposto un piano che dovrebbe al contempo limitare il percorso della marcia e consentire anche di arrestare i ‘teppisti’ che quotidianamente si scontrano con l’esercito. Dopo un iniziale situazione di confronto pacifico i corpi speciali perdono il controllo ed iniziano a sparare sui manifestanti.
A trent’anni dai sanguinosi eventi il regista inglese Paul Greengrass (in seguito alla riapertura del caso che ha portato a conclusioni decisamente differenti rispetto a quelle iniziali secondo le quali la colpa di quanto successo ricadeva tutta sui partecipanti alla manifestazione) decide di concentrare la propria attenzione su cinque personaggi principali. Si tratta, per quanto riguarda quelli d’invenzione, di un giovane cattolico innamorato di una protestante e di un paracadutista che si pone dei quesiti morali su quanto gli viene chiesto di fare. I protagonisti passati invece alla cronaca prima e alla Storia poi sono il leader dei manifestanti Ivan Cooper, il reazionario capitano Ford e il reticente comandante McLellan.
Greengrass utilizza tutti mezzi a disposizione per offrire quell’illusione di ‘ripresa dal vero’ che ha contraddistinto anche molto cinema dedicato alle vicende belliche nella ex Jugoslavia. Sfocature, camera a mano, scelte di montaggio alternato contribuiscono a sostenere i quesiti morali che il regista si pone e ci pone. Può un esercito di uno stato democratico abbandonare qualsiasi etica pur di raggiungere l’obiettivo di ‘mantenere l’ordine’?
La risposta che emerge da questa narrazione è decisamente negativa sul piano morale e anche perché viene mostrato come gli eventi della domenica di sangue (ricordata da una famosa canzone degli U2 che non poteva mancare nella colonna sonora) abbiano prodotto un ingrossamento delle file dell’IRA. Esattamente il contrario di quanto si voleva ottenere.

Tratto da: http://www.mymovies.it

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