1914 – Subito dopo l’entrata in guerra al fianco degli Imperi Centrali, allo scopo di alleggerire la pressione russa sul fronte galiziano e con l’intenzione di raccogliere un successo di prestigio sugli storici nemici, il ministro della guerra ottomano Enver Pasha inizia a studiare i piani di un offensiva sullo scacchiere caucasico. Nei progetti del suo ideatore, e dei consiglieri militari tedeschi che lo affiancavano, la terza armata turca avrebbe dovuto muoversi agilmente per raggiungere le posizioni nemiche e sorprenderle prima che i comandanti dello zar avessero modo di imbastire una difesa efficace. Per muoversi agilmente era necessario che le truppe fossero equipaggiate in maniera più leggera possibile operando in un teatro bellico pesantemente innevato e muovendosi tra cime prossime o superiori ai 2000 mt. Venerdì 10 dicembre Marco Cimmino racconterà, per Domus Orobica, la disperata corsa contro il tempo delle truppe ottomane per rompere lo schieramento avversario prima che le condizioni climatiche rendessero impossibile la loro stessa sopravvivenza.
