Alle 5:15 del 10 giugno 1917, precedute dallo scoppio accidentale della mina alla Lunetta del monte Zebio, le artiglierie della 6° armata del Generale Ettore Mambretti aprono il fuoco sulle linee difensive austroungariche lungo il fronte dell’altopiano dei 7 comuni. È incipit della battaglia dell’Ortigara. Per tre settimane l’esercito italiano si sacrificherà, inutilmente, sulle aspre pendici montane nel tentativo di sloggiare le forze nemiche dalle posizioni raggiunte la primavera dell’anno precedente. Bersagliati dall’efficace tiro austroungarico, compagnie, battaglioni e interi reggimenti si dissangueranno rapidamente, incespicando lungo la via Crucis che si inerpica fino alla pelata sommità di quel Golgota vicentino.
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GIOVEDI’ 11 MAGGIO: MARCO CIMMINO RACCONTA LA STRAFEXPEDITION
Prosegue il nostro ciclo sulla prima guerra mondiale iniziato in occasione del centenario. Giovedì 11 lo storico Marco Cimmino ci parlerà della cosìdetta Strafexpedition o battaglia degli Altipiani, l’unica offensiva austriaca sul fronte italiano tra l’inizio della guerra e lo scacco di Caporetto.
«Non v’era un solo metro quadrato di terreno che non fosse battuto; sotto quella furia omicida la montagna stessa doveva essere spianata. Le rocce divelte si sfaldavano, precipitavano, mutavano aspetto; il monte era tutto un incandescente cratere in eruzione […] alla fine ci è come sembrato che quell’altura avesse come cambiato fisionomia e si fosse fatta irriconoscibile.»
(Alfredo Graziani, tenente della brigata Sassari)
GIOVEDI’ 16 GIUGNO: MARCO CIMMINO RACCONTA L’ENTRATA IN GUERRA DELL’ITALIA
ISONZO 1915 – Alle 4 del mattino di lunedì 25 maggio 1915 i cannoni di Forte Verena, sull’Altopiano di Asiago, aprono il fuoco contro le posizioni occupate dai soldati austrungarici. È l’inizio della partecipazione italiana al primo conflitto mondiale, il boato che annuncia l’entrata della nazione nella modernità. Dopo caotici mesi di frenetiche trattative e di giravolte diplomatiche, di manifestazioni e scontri di piazza, di tensioni e di speranze, il Regno d’Italia sotto il comando del nuovo capo di stato maggiore Luigi Cadorna scende in campo contro un Impero in grandissime difficoltà. Marco Cimmino ci racconterà come, nei primi 6 mesi del conflitto, il regio esercito, nel tentativo di aprirsi a “spallate” una via per Lubiana, lancerà 4 tenaci offensive sulla stessa direttrice strategica registrando decine di migliaia di perdite e raccogliendo risultati molto al di sotto delle aspettative originarie


