Il 1° dicembre 1923, alle 7e15 del mattino, crollò la diga del Gleno. 6 milioni di metri cubi d’acqua, detriti e fango si riversarono a valle travolgendo qualsiasi cosa si presentasse sul loro cammino, prima di gettarsi nel lago d’Iseo a meno di un ora dal collasso della struttura. Lungo il suo percorso, preceduta da un terrificante spostamento d’aria, la massa liquida spianò paesi, schiantò ponti, sradicò boschi, stritolando ogni cosa al suo passaggio. Centinaia di persone, trascinate dalla furia devastatrice dell’uragano, scomparvero nel giro di pochi minuti. L’avvocato Benedetto Maria Bonomo, già sindaco di Colere ed autore di un dettagliato saggio sulla catastrofe, racconterà per Domus Orobica la dinamica di quel tragico evento, cercando di fare luce sugli aspetti più oscuri della vicenda.