Agosto 1945. La guerra nel Pacifico sta per concludersi. Dopo gli sbarchi americani a Iwo Jima e Okinawa e lo sganciamento delle bombe su Nagasaki e Hiroshima, la resa del Giappone viene comunicata via radio con un messaggio registrato dall’imperatore Hiroito. Il messaggio, tuttavia, viene ricevuto solo dai reparti che ancora dispongono di collegamenti radio. In molte isole piccoli gruppi di resistenti, fedeli al codice dei samurai che non prevede la resa, continuano a combattere. Alcuni di loro, nelle regioni più isolate, proseguiranno ancora la resistenza per anni. Gli ultimi due si arrenderanno solo nel 1989.
Archivi tag: giappone
VENERDI’ 8 OTTOBRE: GABRIELE TARANTO RACCONTA IL PROGETTO MANHATTAN
Il Mattino del 6 agosto 1945, un bombardiere B-29 Superfortress dell’aeronautica militare statunitense sganciava sulla città giapponese di Hiroshima un ordigno esplosivo con una carica di 64 kg di uranio arricchito. La bomba, esplodendo a 580 metri d’altezza, con una detonazione equivalente a sedici chilotoni, uccise sul colpo tra le 70 000 e le 80 000 persone. L’era atomica aveva avuto ufficialmente inizio.
Come era stato possibile sprigionare una simile potenza distruttrice? Qual era il segreto di morte racchiuso nella forma metallica della bomba? Quali uomini avevano lavorato segretamente ad un compito tanto ingrato? E perché? Gabriele Taranto ci guiderà nel racconto del progetto Manhattan dagli studi pionieristici di Marie Curie sino alle intuizioni di un team di geniali scienziati del Los Alamos National Laboratory, seguendo passo gli sviluppi che hanno permesso, secondo le parole del fisico Oppenheimer, di risvegliare “il distruttore dei mondi”

