Nella tarda mattinata del 18 marzo 1915 una imponente squadra navale anglofrancese attacca i forti ottomani nello stretto dei Dardanelli con l’idea di aprirsi la strada in direzione di Costantinopoli. 17 corazzate supportate da svariati incrociatori, da 25 cacciatorpediniere e da 13 sottomarini battono per ore le posizioni fortificate lungo le pendici delle colline lungo la costa. Cionondimeno il fuoco di sbarramento diretto dagli ufficiali tedeschi agli ordini del comandante Cobnali e le mine depositate nelle fredde acque del canale aprono vuoti mostruosi nelle linee di combattimento alleate e, al tramonto, 8 unità della flotta attaccante sono affondate o messe fuori uso. Si tratta della peggiore performance del secolo per la Royal Navy, con perdite in proporzione di gran lunga superiori a quelle subite durante tutte le battaglie del secolo passato. È l’ouverture della grande Campagna dei Dardanelli che, pensata per costringere la Sublime Porta a ritirarsi dalla guerra dopo il disastro di Sarıkamış, rapidamente si trasformerà in un incubo senza via d’uscita per le potenze dell’Intesa. Per 9 mesi le truppe dell’impero britannico, ed i reparti ANZAC sopratutto, si dissangueranno sulle spiagge come sugli aridi pendii delle coste turche senza riuscire a sbloccare la situazione, lasciando nella memoria storica delle nazioni belligeranti un ricordo indelebile degli orrori della guerra.
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VENERDI’ 25 MARZO: ALBERTO LEONI RACCONTA L’ASSEDIO DI MALTA
All’alba del 18 maggio 1565 un’imponente flotta da guerra posa l’ancora a largo della costa maltese. Solimano il Magnifico, il Gran Turco, il Sultano di Costantinopoli, ha spalancato i forzieri del suo tesoro per armare 250 navi e condurre i superbi eserciti della Sublime Porta alla conquista della piccola isola nel mezzo del Mediterraneo. Contro questa tempesta che monta dal levante del mondo, pronta a scagliarsi contro lo scoglio melitense, s’appronta un gruppo di uomini provenienti da mezza Europa sotto il comando del Gran Maestro degli Ospitalieri. Uno scontro epico e terribile deflagrerà per tutta l’estate, portando entrambi gli schieramenti ad un passo dal completo esaurimento. Un giorno dopo l’altro, un assalto dietro l’altro, le orde dei basci-buzuk ed i tenaci reggimenti di giannizzeri spargeranno sudore e sangue sulle mura dell’arcipelago, erodendo posizioni a cui i cavalieri corazzati si aggrappano con coraggio leonino nella disperata attesa una flotta di soccorso che sembra destinata a non giungere mai. Alberto Leoni racconterà per Domus Orobica di due mondi in lotta, di due implacabili nemici avvinghiati l’uno all’altro, in una scontro destinato ad entrare nella leggenda.