Archivi tag: Roma

SABATO 15 OTTOBRE: PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LA VIA ROMANA AGLI DEI”

“Roma dominò il mondo grazie alla forza delle sue legioni”. Questa frase con valore di sentenza, appresa sin dai tempi della scuola, ha certamente un elemento di verità. Eppure se avessimo potuto chiedere ad un cittadino romano, ad un legionario, la causa prima del successo dell’Urbe probabilmente avremmo ricevuto una risposta differente, tanto più profonda quanto inaspettata. Leggendo le riflessioni scritte dai nostri antenati, indagando il racconto di miti ancestrali, degli oracoli e delle predizioni, esploreremo assieme ad Emanuele Viotti di @Ad Maiora Vertite le ragioni profonde che permisero, e addirittura spinsero, la Città Eterna ad elevarsi da piccolo villaggio ai margini delle paludi, a regina incontrastata dei destini del mondo.

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SABATO 30 APRILE: TOMMASO DE BRABANT PRESENTA IL SUO LIBRO “LA LUPA E IL SOL LEVANTE”

Il 7 dicembre 1941, formidabili squadre aeree giapponesi attaccarono una grande flotta di corazzate statunitensi ancorate a Pearl Harbor, nelle isole Hawaii: lo scontro trascinò nella Seconda Guerra Mondiale i due imperi più aggressivi dello scacchiere internazionale, mutando il corso della storia. Nell’ottantesimo anniversario di quell’evento, “La Lupa e il Sol Levante” esplora le relazioni tra il Giappone del Tenno e l’Italia del Duce: due Nazioni che, malgrado le iniziali distanze e la reciproca diffidenza, si trovarono alleate nella disavventura bellica. Un’epopea straordinaria e controversa, ancora sconosciuta – nei suoi dettagli e nei suoi retroscena – al grande pubblico.

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SABATO 28 MARZO: SACRIFICI UMANI IN ROMA ANTICA

Gli antichi romani compivano sacrifici umani? In che proporzione? A quale scopo? Entro quali riti? Seguivano una tradizione autoctona o era una prassi religiosa d’importazione? Si trattò di una costante della religiosità precristiana o di avvenimenti eccezionali nell’alveo della cultura classica? Permane ancora qualcosa di queste crude devozioni nel mondo moderno? A queste e ad altre domande cerchiamo di rispondere con l’aiuto di Emanuele Viotti del progetto AD MAIORA VERTITE, progetto che nasce con lo scopo di indagare il Culto Romano nella sua forma teorica e pratica.

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SABATO 14 MARZO: IL DOTT. GIOVANNI BRIZZI PARLA DI SPARTACO E GLADIATORI

Il marxismo ha visto in lui il campione del proletariato oppresso, il cinema hollywoodiano gli ha fatto indossare i panni dell’apostolo della libertà, le più recenti serie televisive l’hanno elevato a paladino dei diritti civili. Ma chi fu veramente Spartaco il Trace? E i gladiatori che affollavano gli anfiteatri romani giostrando davanti alla folla accorsa ad osannarli? Perché il loro mestiere era caratterizzato da un marchio di infamia? Come mai il sangue di questi combattenti veniva usato per celebrare riti di guarigione? Chi erano i lanisti? Come è stato possibile ad un gruppo di reietti mettere a soqquadro la Repubblica all’apogeo della propria potenza? A queste e ad altre domande cercherà di rispondere per noi il professor Giovanni Brizzi dell’Università di Bologna.

Chi è Giovanni Brizzi? (tratto da www.unibo.it)
Giovanni Brizzi è stato professore ordinario di Storia romana all’Università di Bologna. Ha insegnato anche presso gli Atenei di Sassari e Udine. Nell’a.a.1993/94 è stato professeur associé d’Histoire romaine presso l’Université de Paris IV-Sorbonne (Sorbona) per la durata di un anno. Alla stessa funzione è stato chiamato nuovamente per il semestre ottobre 2005-febbraio 2006.Ha soggiornato e tenuto ripetutamente seminari e cicli di lezioni presso numerose Università e istituzioni culturali straniere (Fondation Hardt pour l’Etude de l’Antiquité Classique; Institut National d’Archéologie et d’Art della Repubblica di Tunisia a partecipare ai cicli di lezioni dell’Ecole Pratique en Sciences et Techniques du Patrimoine; Université Paul Valéry – Montpellier III; Université de Caen; Université Paris IV-Sorbonne; Ecole Normale Supérieure; Ecole Supérieure Militaire Saint-Cyr; Centre Gustave Glotz; Maison Suger de Sciences de l’Homme; l’Ecole des Hautes Etudes – Comité des Travaux Historiques et Scientifiques; l’Université Bordeaux III-Michel de Montaigne. Infine, negli a.a. 2012/13, 2013/2014; 2015/2016 ha tenuto corsi seminariali presso l’Università di Paris XIII-Villetaneuse.Ha partecipato a commissioni di concorso, dottorato, ricercatorato e cattedra in Italia (più volte) e in Francia (Paris IV-Sorbonne). Ha fatto parte di numerose équipes di ricerca internazionali (Université de Caen; Centre de Recherches et Histoire Quantitative du C.N.R.S.; Séminaire d’Histoire Grecque dell’Université de Liège).È stato cooptato spesso da organismi nazionali e internazionali per la valutazione di Centri e programmi di ricerca (Centre Glotz Sorbona, programma scientifico dell’Année Epigraphique, Agence Nationale de la Recherche, programma CNRS sulla guerra, Scuola Normale Superiore Pisa, Centro SAET, prof. Giardina etc.). Ha fatto parte della Giuria del “Prix International Thapsus”, assegnato dallo Stato tunisino ad un’opera letteraria, critica o storica riguardate quella Repubblica. E’ stato, insieme con una studiosa olandese, l’unico studioso europeo a contribuire alla giornata celebrativa per i 60 anni della SO.P.H.A.U (Société des Professeurs Français d’Histoire Ancienne à l’Université).È socio ordinario dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. È socio ordinario della Deputazione di storia patria delle provincie di Romagna. È segretario della “SISM. Società Italiana di Studi Militari”. È presidente onorario della “Phoenician’s Route (Route des Phéniciens), “Cultural Route of the Council of Europe” (“Itinéraire culturel du Conseil de l’Europe”). Con decreto in data 27 luglio 1995 è stato nominato Chevalier dans l’Ordre des Palmes Académiquesdella Repubblica Francese; poi (2007) promosso al rango di Officier nello stesso ordine. Nel 1999 ha ricevuto dall’Accademia Nazionale dei Lincei il Premio “Mario di Nola” per l’opera storica, conferito al volume Annibale. Come un’autobiografia.I suoi interessi sono molteplici. Si è occupato, tra l’altro, dell’Italia nell’età medio-repubblicana, prestando particolare attenzione all’espansione dall’area tirrenica al medio e alto Adriatico, alle vicende del secondo conflitto con Cartagine e alla figura di Annibale, all’età delle conquiste oltremare. Ha indagato temi di antichità e storia militare antica. È stato cooptato come sub-editor, responsabile della sezione su The Roman Republic per “The Blackwell Encyclopedia of the Roman Army”, di recente pubblicazione (al cui interno ha redatto più voci). Ha scritto un volume generale di storia romana repubblicana; quattro capitoli (due insieme a Dominique Briquel) di un’ulteriore, grossa sintesi in lingua francese; e, in tempi recenti (2012), un altro, più generale trattato di Storia romana che segue linee ricostruttive originali dalla genesi di Roma alla nascita dell’impero cristiano. È autore di oltre 300 lavori a stampa, tra cui più di venti monografie o contributi di dimensioni monografiche; parecchie sue opere sono state tradotte in francese, spagnolo, portoghese. Ha pubblicato anche in inglese e in tedesco. È specialista riconosciuto di Storia annibalica e di storia militare antica.Ha partecipato all’allestimento di numerose Mostre (tra cui quella su “I Fenici”, tenutasi nel 1988 a Venezia, nella sede di Palazzo Grassi, organizzata da Sabatino Moscati). Collabora tuttora in qualità di organizzatore, al grande Convegno internazionale di studio su “L’Africa romana” dell’Università degli Studi di Sassari. In questa sede Giovanni Brizzi ha contribuito a fondare ed ha poi diretto il Centro Interdisciplinare di Studi sulle Provincie Romane.Ha partecipato a produzioni radiofoniche (“Alle 8 della sera”, “Il terzo anello”) o televisive (“La straordinaria storia d’Italia”, “Annibale”; “Spartraco” di Alberto Angela). Ha fatto parte (con Andrea Giardina, Angela Donati, Geza Alföldy e Robert Etienne) del gruppo di consulenza internazionale per il programma di fiction storica dal titolo Imperium(Luxvide) e di un analogo programma su Filippi e Azio per la TV francese. Ha collaborato e collabora, con quotidiani e periodici (tra cui, sistematicamente ormai, con “Il Corriere della Sera”).

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