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OTTAVO COMPLEANNO DOMUS OROBICA: ECCO LE INIZIATIVE!

Giovedì 8 dicembre, festa dell’Immacolata, ricorre l’ottavo compleanno della nostra associazione.

Come da tradizione, cogliamo l’occasione per trovarci a festeggiare insieme, confrontarci e dibattere con alcune iniziative che speriamo vi siano gradite.

Alle ore 18.00 ci sarà la presentazione di Zenit, nuova rivista d’informazione, cultura e geopolitica. Sarà un’occasione per approfondire la situazione attuale per quanto riguarda la guerra in Ucraina.

Seguirà un apericena con buffet offerto dalla Domus Orobica.

Alle ore 21.00, seguirà la presentazione del romanzo storico “Eden in fiamme” di Gabriele Marconi, con la presenza dell’autore e dell’amico Marco Cimmino.

Trama:

“Eden in fiamme” vede protagonisti tre amici romani che si arruolano nella Repubblica sociale italiana dopo l’8 settembre. Un’esperienza che li porta dalla Scuola allievi ufficiali della Guardia Nazionale Repubblicana al Reggimento Folgore, fino all’epilogo sul confine orientale, in Venezia Giulia, dove devono fronteggiare il IX Korpus titino per salvare due ragazze italiane, e concludersi nella Venezia liberata dagli Alleati. La storia è del 1979, con il narratore che racconta le vicende di quegli anni a due giovani ragazzi, immersi a loro volta nella tempesta degli Anni di Piombo. Gabriele Marconi affronta la “scelta d’amore” di quei ragazzi che, cresciuti nel mito della Patria e del coraggio, videro nell’Armistizio con gli angloamericani un tradimento inconcepibile della parola data e precipitarono loro malgrado negli orrori fratricidi della Guerra Civile, finendo per «scannarsi con altri italiani» ma sognando fino all’ultimo di andare in prima linea; le stesse scelte che, loro malgrado, si troveranno ad affrontare i ragazzi degli anni Settanta.

Gabriele Marconi
(Roma, 1961) Giornalista professionista, è stato direttore responsabile del mensile «Areapolitica, comunità, economia» e oggi si occupa di comunicazione istituzionale e di editing letterario. Ha pubblicato i romanzi L’enigma di Giordano Bruno, Io non scordo, Il regno nascosto, Le stelle danzanti, Fino alla tua bellezza; il poema Ritorno alla terra desolata e NOI canzoni d’amore per la lotta e di lotta per l’amore che raccoglie in un cofanetto le sue canzoni e un libro di pensieri e flashback sugli Anni di Piombo. È autore di un monologo teatrale sulla strage di Bologna dal titolo 2 agosto 1980.

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SABATO 24 LUGLIO: PRESENTAZIONE LIBRO “DONBASS, LE MIE CRONACHE DI GUERRA”

Sabato 24 luglio siamo lieti d’invitarvi alla presentazione del libro “Donbass, le mie cronache di guerra”. Oltre all’autore Vittorio Nicola Rangeloni sarà presente Marcello Berera, responsabile di “Progetto Donbass”.

La guerra civile in Ucraina è una conseguenza di numerose premesse da ricercare in tutta la storia del paese. L’autore ha assistito all’inizio delle proteste di Kiev, che nel febbraio del 2014 hanno portato al famoso golpe del “Maidan”. Il libro inizia proprio da questa rivoluzione che inciderà sui fragili equilibri interni del paese, portando ad una frattura insanabile con quella parte della popolazione che non ha accettato quanto accaduto nella capitale. Dopo qualche mese è iniziata la guerra in Donbass. Dalla primavera del 2015 Vittorio Nicola Rangeloni si è immerso nel conflitto, provando sulla sua pelle le stesse privazioni, le preoccupazioni e le difficoltà della gente del posto. Le fasi della guerra a cui non ha assistito direttamente sono state raccontate attraverso testimonianze, sfoghi, confidenze e sogni di persone che hanno combattuto armi in mano o semplicemente subito gli scontri. Gran parte dei luoghi, degli scenari e dei protagonisti narrati in questo libro sono pressoché inaccessibili alla maggior parte dei reporter occidentali, che raramente hanno messo piede al di fuori dal centro delle principali città.

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SABATO 14 OTTOBRE CONFERENZA 100 ANNI RIVOLUZIONE D’OTTOBRE

In occasione dei 100 anni della cosìdetta “rivoluzione d’ottobre” abbiamo organizzato una conferenza per conoscerne la storia, le ragioni e tutto il quadro completo che ha portato la Russia a diventare il primo paese comunista della storia.
Siamo quindi lieti di invitarvi sabato 14 ottobre per le ore 16.30, ovviamente in Domus Orobica. per ascltare l’intervento del Prof. Massimo Viglione (docente universitario, filosofo e saggista).
Spazio Sociale Identitario
Domus Orobica

5 MAGGIO, CONFERENZA CON IL DOTT. FULVIO SCAGLIONE

Lo spazio Sociale Identitario Domus Orobica è lieta di invitarvi venerdì 5 maggio, presso i nostri locali, alla presentazione del libro “Il patto con il diavolo” del Dott. Fulvio Scaglione.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con gli amici di “Riconquista Europea” e “Alle Radici della Comunità”.
Vi aspettiamo!

Il libro.

(tratto da http://www.ibs.it)

Chi è Fulvio Scaglione?
(tratto da http://www.fulvioscaglione.com)

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale “Famiglia Cristiana”, di cui nel 2010 ho varato l’edizione on-line del giornale.

Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l’Afghanistan, l’Iraq e i temi del Medio Oriente.
Ho pubblicato i seguenti libri: “Bye Bye Baghdad” (Fratelli Frilli Editori, 2003) e “La Russia è tornata” (Boroli Editore, 2005), “I cristiani e il Medio Oriente” (Edizioni San Paolo, 2008), “Il patto con il diavolo” (Rizzoli, 2016).
Continuo a collaborare con Famiglia Cristiana ma anche con Avvenire, Eco di Bergamo, Limes, EastWest, e online con Occhi della guerra, L’Inkiesta, Micromega, Eastonline e Terrasanta.Net.
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28 APRILE, SERATA SOLIDALE PER IL DONBASS

 

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1 APRILE-SERATA SOLIDALE PER IL DONBASS

DOMUS OROBICA 1 APRILE DONBASS 22

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Domus Orobica è orgogliosa di invitarvi ad una serata solidale, organizzata in collaborazione con il Coordinamento Solidale per il Donbass, di raccolta fondi in aiuto delle popolazioni del Donbass.
Il Coordinamento Solidale per il Donbass è da anni impegnato nella raccolta di aiuti umanitari, nella forma di fondi e medicinali, per il sostegno attivo alla popolazione civile del Donbass.

Raccoglieremo, inoltre, fondi per aiutare ospedali, scuole e asili della regione.
Un dovere esserci!

PER SAPERNE DI PIU’ SUL COORDINAMENTO SOLIDALE PER IL DONBASS

CONFERENZA SULLA RUSSIA CON MAURIZIO BLONDET, 31 OTTOBRE.

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Sabato 31 ottobre , in Domus, avremo il piacere di ospitare il Dott. Maurzio Blondet che farà una panoramica sugli aspetti di geopolitica e politica interna riguardanti la Russia di Vladimir Putin.
La situazione sul Donbass, le attualissime manovre militari in Siria e le riforme interne in merito ad economia, famiglia e crescita demogrfica sono solo alcuni degli argomenti che verranno toccati durante la conferenza.
Siete tutti invitati!

Chi è Maurizio Blondet

Nasce a Milano il 22 febbraio del 1944. Giornalista dal 1970 per 37 anni, ora in pensione.
La sua vita professionale è legata a testate come Gente ed altri periodici  di Rusconi editore, il Giornale, l’Avvenire e La Padania, sia come autore ma anche come inviato. Ha collaborato a Italia Settimanale, diretto da Marcello Veneziani (una testata ora defunta)
E’ stato inviato speciale de Il Giornale (di Montanelli) , in seguito di Avvenire – dove è stato inviato a coprire le guerre balcaniche ed altri teatri di conflitto.
Fin dagli anni ’90 ha cominciato ad indagare sui poteri oligarchici, finanziari e sovrannazionali, che agendo dietro le quinte della democrazia guidano la storia – e la politica presente, sia sul piano internazionale che interno. Per esempio, per la editrice ARES (collegata all’Opus Dei) ha contribuito al volume “Gli antenati insospettati della rivoluzione”, sulla “fabbricazione” artificiale del movimento della rivoluzione culturale (che ha mirato non tanto alla presa del potere, quanto alla sovversione dei costumi e della morale), e su come questa “fabbrica” (che ebbe sede nella facoltà di Sociologia dell’Università di Trento) ha dato nascita all’ideologia delle Brigate Rosse. Forse come effetto collaterale, forse no.
Altre indagini sulle trame dei poteri forti internazionali, allora intenti a sviluppare gli organi di un “governo mondiale” prossimo venturo (dal Fondo Monetario all’Organizzazione Mondiale del Commercio, alla stessa Unione Europea) le ha raccolte nei tre volumetti dal titolo “Complotti”.
L’11 settembre 2001, inviato da Avvenire a Manhattan a coprire il mega-attentato delle Twin Towers, non ha tardato a scoprire e denunciare gli indizi che smentivano la “versione ufficiale”. In Italia, è stato il primo ad uscire con un volumetto che smentiva tale versione: “11 Settembre, colpo di stato in Usa”. Dove appunto ha sostenuto, portando gli indizi raccolti a New York, che non si trattava di un attentato “islamico” (del resto Bin Laden era un agente americano contro i sovietici in Afghanistan), ma di un di colpo di stato di tipo nuovo, una presa del potere dellle istituzioni del governo americano: dove un nuovo centro di potere (i neoconservatori, estremisti filo-israeliani della lobby ebraica in Usa) avevano detronizzato l’oligarchia storica “ (il Council on Foreign Relations, Rockefeller eccetera) per lanciare la super-potenza americana nelle guerre e destabilizzazioni dei paesi del Medio Oriente troppo potenti per Israele. A cominciare dall’Irak, paese modernizzato e media potenza regionale, per poi proseguire con la destabilizzazione-frammentazione di Libia, Siria, Libano, Iran…
Il volume “Chi comanda in America” (Effedieffe) stila appunto la mappa di questo nuovo establishment, di cui lumeggia il carattere messianico, fanatico e irrazionalista. Un altro testo essenziale che illumina l’azione di questi poteri in Europa, fin dal ‘700, è “Cronache dell’Anticristo”.
Con l’11 Settembre il potere americano ha inaugurato un nuovo metodo di conquista mondiale: non più il Nuovo Ordine Mondiale ottenuto con l’interdipendenza economica e sostanzialmente quasi pacifico e consensuale, ma un “Impero del Caos” scatenato. Mentre lo scopo finale del primo progetto globalista era espandere “la democrazia di mercato”, questo nuovo potere ha la destabilizzazione come fine ultimo e sufficiente.
Quando ha spaccato un paese (come ad esempio la Libia) e l’ha ridotto a gruppi armati che si combattono l’un l’altro in nome di qualche Islamismo, ha raggiunto il suo scopo – come del resto ha affermato a chiare lettere George Friedman, il gestore del sito Stratfor. L’America non mira più a pacificare questi paesi per farne i suoi vassalli e suoi mercati, come ha fatto agli europei nel dopoguerra. Il fine nuovo, di stampo ebraico, è quello descritto nella Bibbi quando sarà instaurato il Regno d’Israele: “spargerò il terrore di te” sulle nazioni, abiterai “case che non tu hai costruito”, raccoglierai da “campi che non ha coltivato tu”. La sola concezione possibile di impero, per Israele, è il saccheggio e il terrore.
L’altra essenziale novità è ch la guerra dell’Impero del Caos è “totale” ed orwelliana (con riferimento al romanzo 1984 di Orwell): in pratica,la superpotenza usa come mezzo di guerra tutti i mezzi di illusione di cui dispone – i media, le tv, Hollywood, i video dello Stato Islamico eccetera – allo scopo di trascinare le opinioni pubbliche europee nelle sue guerre, terrorizzando le masse con “immagini”, diffondendo stati d’animo voluti e progettati a tavolino. L’illusionismo ipnotico si è intravisto l’11 Settembre, ma anche nell’eccidio di Charlie Hebdo….Bisogna essere consapevoli che questa parte della guerra totale è diretta contro di noi. Siamo noi il nemico da soggiogare e terrorizzare con minacce immaginarie, o immaginariamente ingigantite, lo spettro colossale di un “nemico” misterioso, inafferrabile e imprecisabile, sterminatore, enigmatico.
Attualmente Maurizio Blondet svolge prevalentemente l’attività di conferenziere. Dal 2015 ha dato vita al presente blog personale.

Biografia tratta da: http://www.maurizioblondet.it

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