Mentre nel corso della bella stagione i francesi si aggrappano ai resti del Forte di Vaux e all’acume strategico del generale Petain, con la fine dell’estate e l’esaurimento della spinta offensiva tedesca, l’esercito di Parigi può passare all’offensiva. Il generale de Castelnau assembla un trittico di alti ufficiali, diversissimi tra loro per carattere ed approccio metodologico alla battaglia, che collaborano alla riconquista di Fort Douaumont. Al già citato eroe della Voie Sacrée si affiancano due personaggi destinati ad una chiaroscurarle fama nel successivo svolgimento della guerra: l’orgoglioso Robert Nivelle e lo spietato Charles Mangin. E’ giunto il momento della controffensiva per Armée de Terre.
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GIOVEDI’ 2 MARZO: MARCO CIMMINO RACCONTA LA BATTAGLIA DI VERDUN (PRIMA PARTE)
Alle prime luci del 21 febbraio 1916, in un bosco vicino a Loison, gli intirizziti serventi di un cannone da marina Krupp ricevono il tanto atteso ordine da parte del comando del principe Guglielmo. Un primo proiettile da 380 mm viene sparato in direzione della città di Verdun, demolendo l’ala del grande palazzo vescovile. A seguire una fitta pioggia di colpi incomincia a piovere, come grandine di fuoco e di acciaio, sul intero abitato, centrando la stazione ferroviaria, le case ed i ponti fuori città. L’operazione Gericht (Giudizio), preparata con una maniacale segretezza dal capo di stato maggiore tedesco Von Falkenhayn e dai suoi sottoposti, è ufficialmente cominciata e con essa la battaglia destinata a diventare l’emblema del conflitto. Marco Cimmino ci porterà a strisciare nella martoriata terra del “Grand Est”, accompagnandoci per i gironi danteschi di quel tremendo tritacarne che, una volta messo in moto, per quasi un anno nessuno più riuscirà fermare.
GIOVEDI’ 15 SETTEMBRE: MARCO CIMMINO RACCONTA LA BATTAGLIA DI LOOS
Il 25 settembre del 1915, nel contesto di quella che i tedeschi chiamarono Battaglia d’autunno, le truppe britanniche del generale Haig si lanciarono all’assalto delle trincee nemiche dopo aver cercato di disarticolarne l’apparato difensivo con il massiccio impiego di gas al cloro. Nonostante l’accurata programmazione e l’impiego degli Scavatori del corpo degli Ingeneri Reali per il posizionamento di mine in gallerie in prossimità degli obbiettivi, ogni sforzo per aprirsi la strada ad oriente risultò vano. La superiorità tattica germanica, mostratasi notevolmente superiore alla dottrina offensiva degli alleati, unita alle avversità meteorologiche in cui finì per dibattersi il contingente d’oltremanica, trasformarono ben presto il terreno di scontro in un mattatoio conosciuto come “il Campo dei Morti di Loos”. Giovedì 15 settembre Marco Cimmino racconterà la devastazione e l’imperizia, il coraggio e l’abnegazione, di uno dei più tristi e bizzarri racconti della Grande Guerra